Porcellum e Italicum: differenze e analogie

italicumSi sono incontrati  settimane fa il neo-segretario del PD Matteo Renzi, e il presidente di FI, Silvio Berlusconi, per discutere la nuova legge elettorale: l’Italicum.  I due, dopo aver parlato dentro la sede del PD e a seguito di contatti telefonici, hanno composto la suddetta legge elettorale per sostituirla a quella proposta ed entrata in vigore nel 2005, il Porcellum (chiamata così perché fu lo stesso promotore della legge, il deputato della Lega Nord, Calderoli, a definirla “una porcata”).

Il punto in questione è conoscere le ipotetiche similitudini o differenze fra queste due e, per fare ciò, ne elenchiamo i punti fondamentali.

Porcellum:
– Abolizione collegi uninominali;
– Non è concessa al cittadino votante la possibilità di scegliere il candidato da votare, bensì il voto va alle liste di candidati presentate dal partito (cosiddette liste bloccate);
– Prevede un premio di maggioranza sia alla Camera che al Senato. Alla Camera consiste nel favorire la coalizione che ottiene il maggior numero di consensi,  con l’attribuzione di un numeri di seggi  pari almeno a 340. Al Senato, invece, il premio viene dato ad ogni regione, escluse le regioni Valle d’Aosta, Molise e Trentino Alto-Adige per le quali valgono regole diverse. Il premio al Senato consiste nel garantire  alla lista o alla coalizione di liste che ottiene la maggioranza dei voti nella Regione, ma che non consegue il 55% dei seggi da questa assegnati, una quota ulteriore di seggi, in modo da raggiungere tale numero; ad esempio in Sicilia la coalizione vincente otterrebe 14 seggi su 25;
– Hanno diritto ad essere rappresentate alla Camera le coalizioni che hanno ottenuto il  10% dei voti. Se si tratta di un singolo partito la soglia di sbarramento è del 4%. La quota minima per le coalizioni in Senato è del 20%.

L’Italicum, dopo alcuni cambiamenti avvenuti in settimana, ha questi punti principali:

Divisione del terreno uninominale in zone più piccole e conferito a zone , ovvero in collegi plurinominali;
Premio di maggioranza del 15% (abbassato del 3%) conferito al partito o movimento che abbia voti  superiori al 37% (aumentato del 2%);
– Possibilità di candidarsi a più collegi;
– E’ stata imposta una soglia di sbarramento la quale non consente l’accesso in Parlamento ai singoli partiti che non supereranno la soglia dell’8%; per le coalizioni la soglia e del 12%, mentre per i partiti partiti al suo interno  è necessario un consenso pari o superiore al 4,5% (per partecipare alla ripartizione dei seggi);
Norma Salva-Lega aggiunta per salvaguardare i piccoli partiti che hanno una rilevante forza dal punto di vista regionale, come la suddetta Lega Nord o, dall’altra parte,  SeL. Questa norma prevede che  il piccolo partito interessato abbia almeno l’8% dei voti in almeno tre regioni dello stivale.

A voi lascio il paragone.

Antonio Tralongo

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