La magia dell’Africa

di Emilia Gibbisi
AFRICA una parola come le altre composta da sei lettere e tutte portano un significato diverso. Tutti o almeno la maggior parte pensano che la gente che ci vive sia infelice, triste e povera, può essere anche vero, in parte, ma non del tutto. Il mio papà, che è andato lì per poter aiutare coloro che in questo momento ne hanno bisogno, mi ha raccontato che quando vedono un forestiero l’unica parola che dicono è ZORI(ciao) e ridono sempre per qualsiasi cosa e quando vedono un orologio a cucù ne hanno paura! Certo la vita non è facile ma loro non si scoraggiano! In questo articolo non parlerò delle cose brutte bensì delle cose belle. Cominciamo dall’arte: la musica, legata soprattutto alla danza e alla ritualità, è diversificata secondo le diverse etnie presenti sul territorio; alcuni dei generi musicali sono il taarab e il Muziki wa dansi una rielaborazione della rumba africana. Quando si celebra un rituale, la cosa più importante nella musica non è solo il ritmo, ma anche il suono dei vestiti. Le arti figurative sono tradizionalmente legate alla decorazione artistica di oggetti di uso concreto, sia pratico (per esempio oggetti di arredamento e indumenti) sia rituale (per esempio maschere). E non trascuriamo lo sport, il calcio è molto importante soprattutto per i giovani che nutrono speranze per il futuro. Quelle speranze che non hanno molti alimenti per crescere, per diventare da sogni realtà! Sono tantissime le credenze fantastiche e misteriose, le superstizioni, che si tramandano da padre in figlio nei polverosi villaggi africani. Credenze e superstizioni in cui la realtà e l’invenzione, il mistero e il certo, il magico e il reale, il sacro e il profano si confondono… Questa bellissima terra è definita come la vera culla della civiltà e del genere umano. Il continente africano è popolato da varie etnie: Masai, Zulù, Malgasci, Akan, Tuareg, Beduini.

La tribù dei Masai

La loro prevalente attività è la pastorizia nomade, ma oggi alcuni gruppi sono diventati agricoltori. Per loro la Terra è sacra, non si deve assolutamente coltivare né utilizzare per scavare pozzi, nemmeno i cadaveri possono essere sepolti ma vengono dati in pasto agli animali della savana. I membri di questa tribù sono molto alti e curano la loro immagine. Il loro vestiario sembra un quadro pieno di colori. I drappi che avvolgono i corpi sono di colore rosso e blu, gli uomini indossano la shuka ovvero una coperta a scacchi rossa, le donne, come di qualunque altra etnia curano e decorano la propria immagine nei minimi dettagli e si abbelliscono con collane piatte decorate da perline piuttosto vistose e “importanti” fermagli.
I Masai vivono in povere capanne costruite con feci di animali essiccate e rami, generalmente sono le donne che si interessano sia di procurare il materiale, sia della costruzione. Gli uomini praticano la poligamia. Per la difesa degli armenti sono portati a essere bellicosi, armati di lancia con lama lunga e svelta, di spada dritta e di scudo ovale in cuoio.

Gli Akan

Le famiglie sono patriarcali, basate su molti componenti raggruppati in clan sia matrilineari sia patrilineari. L’abbigliamento tradizionale presenta colori vivaci ed è molto decorato, le abitazioni tradizionali hanno pianta rettangolare, sono composte da tre stanze, con le pareti in argilla e il tetto di paglia. L’arte degli Akan presenta una diversità di stili e temi, come i piccolissimi pesi di ottone, lavorati con la tecnica della “cera perduta”. Molto praticata è l’arte dell’intaglio del legno, spesso si producono sgabelli circolari o rettangolari collegati al culto degli antenati: l’anima del defunto ritorna dove abitualmente dimorava per ricevere l’omaggio dei suoi discendenti. L’unica cosa che questi popoli hanno in comune è l’amore verso la Terra e gli animali, quest’ultimi anche se vengono uccisi per il nutrimento di questa gente, vengono benedetti, così che la loro anima raggiunga la pace. E perché non possiamo donargli un sorriso a loro, perché non li possiamo aiutare in qualche modo? Ci dovremmo riflettere e l’immagine che segue e da parte loro per voi!

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