I bagheresi illustri: “Ferdinando Scianna”

Fotografare la Sicilia è per me quasi una ridondanza verbale – afferma Ferdinando Scianna – Ho cominciato a fotografare intorno ai diciassette anni e la Sicilia era là.  Ho cominciato a fotografare perché la Sicilia era là. Per capirla e attraverso le fotografie per cercare di capire, forse, che cosa significa essere siciliano. Interrogazione ossessiva questa dei siciliani su se stessi e la terra cui appartengono. Interrogazione che continua, forse ancora più ossessivamente, quando dalla Sicilia si va via. E andarsene via ed essere siciliani è stato per tanto tempo, molto lo è ancora, quasi la stessa cosa.” [Ferdinando Scianna]

Ferdinando Scianna, nato a Bagheria il 4 Marzo 1943, è un ugrande protagonista della fotografia italiana e internazionale. Leonardo Sciascia così lo descrive: “È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e – in definitiva – al suo stile.”

Ferdinando Scianna frequenta la Facoltàdi Lettere e Filosofia presso l’Università di Palermo. Nel 1963 Leonardo Sciascia visita quasi per caso la sua prima mostra fotografica; da qui nasce immediatamente un’amicizia che sarà fondamentale per la carriera di Scianna. Sciascia partecipa infatti con prefazione e testi alla stesura del suo primo libro, Feste religiose in Sicilia, che gli fa vincere il premio Nadar nel 1966. Si trasferisce a Milano , e successivamente a Parigi. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri. A Parigi scrive anche per Le Monde Diplomatique e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, le cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Nel 1995 ritorna ad affrontare i temi religiosi, pubblicando Viaggio a Lourdes. Il 2003 vede l’uscita del libro Quelli di Bagheria , ricostruzione dell’ambientazione e delle atmosfere della sua giovinezza attraverso una ricerca nella memoria individuale e collettiva. Nel dicembre 2006 viene presentato il calendario 2007 del Parco dei Nebrodi, con dodici scatti dell’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta. Con il concittadino Giuseppe Tornatore, in occasione del suo nuovo film “Baarìa”, pubblica nel 2009 il libro fotografico “Baarìa” Bagheria.

Marta  Cabibbo    

Add a Comment