Nomenclatura dei “pezzi”: News e Views. Il “Controcorrente” di Indro Montanelli

Generi

 Area Commenti

Forma principe è l’articolo di fondo o il «fondo», destinato ad esprimere, fin dall’800, la posizione di un giornale su un dato argomento. Pubblicato di rigore in prima pagina, nelle prime due colonne a sinistra, in genere non firmato e attribuito al direttore, sull’esempio prestigioso del «Corriere della Sera» di Luigi Albertini, poi ripreso per l’ultima volta durante la direzione di Piero Ottone (1972-77): «Il mio ideale sarebbe stato: molti editoriali anonimi, che esprimessero le idee del giornale, scritti da buoni editorialisti….».

Dall’esperienza ormai conclusa dell’articolo di fondo derivano gli editoriali e le opinioni.
L’
Editoriale è l’erede dell’articolo di fondo; l’Opinione è un genere ibrido, in quanto le opinioni possono rappresentare un mero contributo individuale, senza coinvolgere la responsabilità della testata.
Le
opinioni sono in parte la continuazione, in chiave moderna, delle «Tribune libere» o «Tribune aperte», come zone franche in cui ospitare pareri non in sintonia con la linea della testata. Negli anni ’70 il «Corriere della Sera» pubblicava una «Tribuna aperta» che appariva di solito in seconda pagina.
Sottocategoria dell’Editoriale è il
corsivo, che è un commento breve, polemico, spesso tagliente, oppure ironico su una specifica notizia data dal giornale o su una questione che appassiona l’opinione pubblica. Il corsivo è un editoriale minimo, in cui si condensa un giudizio del giornale, in un linguaggio vicino ai lettori. Controcorrente è il titolo dei corsivi molto polemici di Indro Montanelli pubblicati sulla prima pagina del suo «Giornale nuovo».
Sottocategoria dell’Opinione è la rubrica, spazio fisso affidato a un opinionista autorevole, pubblicato su un quotidiano a intervalli regolari.

Area Cronaca

La Notizia, detta anche breve, è la cronaca essenziale di un avvenimento, che rispetta la regola classica delle cinque W.
Al di sopra della notizia c’è il
Servizio, che non si limita alla presentazione delle notizie ma approfondisce ulteriormente l’avvenimento applicando una metodologia che si basa sulla aggregazione, cioè il giornalista accumula una serie di elementi informativi attorno al nucleo della notizia principale

Nell’ambito dei servizi, due forme specifiche sono il Resoconto eil Reportage. Il resoconto è il racconto lineare di fatti di cronaca, dibattiti parlamentare, discorsi politici, convegni, congressi. Dare al lettore la sintesi di un dibattito (politico, scientifico, giudiziario) richiede al giornalista una buona conoscenza della materia trattata per poter valutare quali elementi mettere in evidenza. Il reportage è un ampio pezzo che ha per oggetto una notizia già diffusa; è il classico pezzo che si chiede agli inviati speciali. Il metodo di lavoro è per dilatazione: si prende un fatto o un particolare di esso e lo si trasforma in una storia, dilatandone i confini, scavando in profondità.

Una forma particolare è la biografia. Una pratica giornalistica in apparenza cinica è la confezione di biografie da tenere in archivio per pubblicarle in caso di morte, che nel gergo redazionale si chiamano coccodrilli. Il giornalista incaricato di scrivere una biografia deve avere l’accortezza di non esaurire il proprio pezzo in un arido elenco di date e avvenimenti, ma farà ricorso a citazioni, dichiarazioni, giudizi di terzi. Dietro il montaggio di date, avvenimenti e citazioni si deve cogliere l’identità del personaggio.

Una forma anomala è il fogliettone, il cui termine deriva dal francese feuilleton, come si chiamava lo spazio, nella parte bassa della pagina, riservato ai romanzi d’appendice a puntate che comparvero sui giornali parigini nella prima metà del XIX secolo. (È una collocazione che definisce un genere).

Controcorrente è il corsivo giornalistico tenuto quotidianamente da Indro Montanelli su Il Giornale, quando ne era Direttore e già fondatore, dal 1974 al 1994. Si trattava di un breve commento ironico o sarcastico, all’indirizzo di fatti o personaggi che in quel giorno avevano particolare rilievo o correlazione con gli accadimenti in corso. Nei vent’anni di vita della rubrica, i Controcorrente pubblicati furono circa 6.000 e in varie occasioni furono raccolti per selezione e ripubblicati in opere monografiche.

Ferrovie Italiane, disastro immutabile

«Con l’inizio dell’anno scolastico, le ferrovie austriache hanno lanciato l’operazione il libro in treno. Si tratta di biblioteche circolanti, messe gratuitamente a disposizione dei pendolari, i quali restituiscono i volumi a viaggio ultimato. Ci auguriamo che questa novità venga presto introdotta anche in Italia: dati i ritardi dei nostri convogli, il viaggiatore, nel frattempo, troverà il modo di laurearsi.»
Indro Montanelli – Il Giornale, 14 settembre 1981

«I tifosi rossoneri sono in festa per la notizia che Berlusconi sta per acquistare il loro Milan. Sono convinti che in un battibaleno ne farà una squadra da scudetto, da coppa delle coppe, da tutto, e forse hanno ragione.
C’è un solo pericolo: che il neo-presidente voglia fare anche il direttore tecnico, l’allenatore, il massaggiatore, il capitano e il centrattacco. Il che potrebbe andar anche bene. Ma ad una condizione: che possa fare anche l’arbitro.»
Indro Montanelli – Il Giornale, 21 dicembre 1985

Bibliografia di riferimento
1 – G. Faustini, Le tecniche del linguaggio giornalistico, 1995, Carocci editore.
2 – A. Papuzzi, Professione giornalista, 2010, Donzelli, Roma.

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