Giornata FAI di Primavera 2013 a Villa San Cataldo

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Giunta ormai alla ventunesima edizione si è svolta la Giornata FAI di Primavera, manifestazione che si pone l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza su ciò che concerne l’apprezzare e il curare il nostro patrimonio artistico e ambientale. Si sono contate oltre 500.000 persone in coda per visitare i circa 700 luoghi aperti in tutta Italia per l’occasione.

Come luogo dell’evento nella nostra città è stata scelta villa San Cataldo, aperta al pubblico durante il fine settimana. Dalle 8,00 alle 13,00 di Sabato 23 Marzo e dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30 di Domenica 24 Marzo. Durante l’evento, a cui hanno partecipato le scuole medie e superiori bagheresi, è stato possibile visitare il giardino della villa, che ricordiamo essere chiusa da ormai diversi anni. Per l’occasione si sono impegnati i cosiddetti ragazzi ”Cicerone”, studenti incaricati di illustrare le origini della villa e la storia di quello splendido giardino ormai in stato di abbandono. Proprio i ragazzi del movimento Bagheria Bene Comune hanno collaborato alla vigilanza dell’evento di cui si sono fatti promotori e in cui hanno allestito banchetti assieme al personale F.A.I. con cui vendere arance e limoni per autofinanziare l’associazione nazionale.

Lo stesso movimento bagherese era riuscito ad ottenere dalla provincia di Palermo, lo scorso 14 Ottobre, l’apertura della villa in occasione della Giornata Nazionale del Camminare, durante la quale diversi concittadini ebbero l’occasione di visitare il giardino e ne rimasero entusiasti. A detta di Salvatore Ducato, portavoce di Bagheria Bene Comune, il prossimo obiettivo sarà quello di permetterne l’apertura ad ogni fine settimana.

I tentativi di apertura al pubblico della villa risalgono al 2002, quando si ipotizzava di farne un giardino pubblico. L’allora sindaco Pino Fricano riuscì a permetterne l’accesso durante il sabato e la domenica ma, dopo un breve periodo, la villa venne chiusa nuovamente. Anche il sindaco Biagio Sciortino nel 2006 si era impegnato nell’apertura della villa ma anche in quell’occasione non si concluse niente.

Villa San Cataldo , costruita nel 1700 probabilmente da G. B. Vaccarini per i principi Galletti di San Cataldo, fu venduta da quest’ultimi nel 1905 alla Compagnia di Gesù che la trasformò in un noviziato. Dal 1997 l’intera struttura, escludendo l’ala sud rimasta ai Padri Gesuiti, è di proprietà della Provincia di Palermo.

Nonostante il lungo travaglio, la villa ancora oggi rimane chiusa, escludendo rare occasioni. Un polmone verde, un angolo di benessere e un cardine del nostro patrimonio culturale viene negato ai cittadini. Il motivo? Le operazioni di restauro, senza le quali la villa sarebbe potenzialmente pericolosa, hanno un costo di circa 2 milioni di euro.

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