Il mondo dietro un paio di cuffie

Nella vita di tutti i giorni succede costantemente di vedere attorno a noi giovani con cuffie, cuffiette e
qualunque dispositivo che li possa legare alla musica. Capita di doverli richiamare più volte per attirare la
loro attenzione e comunicare con loro. “Sono assenti dal mondo” e totalmente immersi in quello che è un
altro mondo: la musica. Questi ragazzi vengono criticati perché si isolano dagli altri, non hanno un
collegamento con il mondo, in realtà dietro a questo comportamento c’è una ragione.

Per i giovani di oggi la musica rappresenta il modo di dar voce alle loro emozioni, il posto in cui si rifugiano, si sentono a propriagio, tranquilli, in cui non vengono giudicati ma compresi. Molti giovani si sentono continuamente in ansia, hanno sempre pensieri per la testa, si sentono rincorsi da qualcosa, ma nel momento in cui indossano le cuffie la loro mente si libera del tutto.

La musica è qualcosa su cui i giovani possono contare, confrontarsi con sestessi, con le loro insicurezze, ansie, paure e emozioni. Emozioni che spesso sono ancora sconosciute, che non si riescono a raccontare agli altri e che non sono chiare e decifrabili nemmeno a se stessi.

È il loro modo per coprire tutti i rumori, i pensieri, i pregiudizi e i litigi. Ciò che aiuta i ragazzi a dare risposte alle domande più complesse, a trovare il senso della vita, il loro posto nel mondo, e chi si vuole diventare.

La musica è un sostegno sicuro, che riesce ad aiutare loro nei momenti difficili, ma allo stesso tempo ad accompagnarli in quelli felici, perché riesce ad adattarsi ad ogni emozione e ogni rumore. La musica è molto importante perché aiuta i giovani a socializzare, questa molto spesso li aiuta a costruire nuove amicizie, a consolidare rapporti preesistenti e sprona a socializzare con altre persone con gli stessi gusti musicali.

Non è solo un tema di conversazione che unisce le persone sconosciute, ma spesso serve anche da colonna sonora di sottofondo per facilitare la connessione emotiva. Non è importante avere gli stessi gusti degli altri oppure iniziare adascoltare un determinato genere di canzoni solo perché lo fanno tutti, il bello della musica, infatti, è che ne esistono di vari tipi in modo che ognuno possa trovare il genere in cui rispecchiarsi. La musica è molto importante, per i ragazzi, anche perché può aiutarli a risolvere problemi di linguaggio, come la balbuzia.
Agisce sui loro stati d’animo più profondi e sulle loro emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito,
stimolo per sviluppare le loro potenzialità espressive e creative. La musica non è solo qualcosa che vivono
nel presente, ma li può riportare nel passato.

 

Spesso ascoltano la musica quando sono in compagnia di un amico, di una persona che amano, della propria famiglia o quando si è in viaggio. Questo fa sì che a distanza di tempo un particolare brano potrà rievocare in loro il periodo o l’episodio che hanno vissuto. Quando questiricordi vengono evocati, vengono evocate anche le emozioni collegate a quei particolari ricordi, ed è così che in pochi minuti possono aver in mente momenti di felicità, gioia o dolore. Per questo quando li vediamo assenti dal mondo, assenti da tutto, è perché non capiamo cosa c’è dietro, non pensiamo a quello che stanno provando. La musica, per i giovani, non è solo una canzone che dura qualche minuto, è molto di più, é nostalgia, salvezza, ispirazione, poesia, un segno permanente che rimarrà e li renderà possibili di raccontareAurorqualcosa, qualcuno o semplicemente se stessi.

Aurora Francesca Faddetta, Francesca De Tommaso

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