La droga del 21° secolo!

Oggi assistiamo allo spaventoso aumento delle patologie legate all’uso dei computer e dei social network. I più a rischio sono i giovani, schiavi della tecnologia da cui non riescono a liberarsi: ogni adolescente passa in media due ore della propria giornata davanti ad un display, smartphone o tablet.
L’85% per cento dei giovani tra i 12 e i 19 anni hanno un profilo su facebook.  Secondo i dati raccolti dall’Eurispes nel 2012, alla domanda “Ti capita quando sei connesso a internet di non riuscire a staccarti anche se vorresti?”, il 47% per cento risponde “Qualche volta”. Lo stare troppo dinanzi al pc ha purtroppo effetti negativi sulla capacità di comunicare faccia a faccia, senza un muro tecnologico.  I Sert italiani, i servizi delle Asl tradizionalmenti dedicati a chi ha problemi con droghe “classiche” come eroina e cocaina, iniziano ad occuparsi anche di casi di giovani che non riescono a staccarsi dall’uso di facebook o dei videogiochi. Il ruolo dei genitori è fondamentale per non far cadere i giovani nella dipendenza. Negli Usa, a Boston, un padre è arrivato ad offrire alla figlia di 14 anni un premio in denaro per farla smettere di andare su Facebook per cinque mesi e sui blog si segnalano molti casi di persone che hanno deciso di prendere una pausa dal social network.
Da noi è auspicabile che qualche giovane stacchi “un po’ la spina”, al limite diminuisca le ore trascorse dinanzi al pc. Il suo uso eccessivo ha infatti delle ripercussioni sulla capacità di relazionarsi tra coetanei, influendo negativamente sulle abitudini di vita.

Marco Prestigiacomo

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