“La merce più preziosa”, un viaggio fra la comicità e la tragedia 

 

 

Venerdì 3 febbraio, le classi 1BSA, 1C, 1E, 2A e 2F del Liceo Scientifico “G. D’Alessandro” di Bagheria, hanno assistito, presso il Teatro Libero di Palermo, a uno spettacolo teatrale denominato “La merce più preziosa”, scritto da  Jean-Claude Grumberg e tradotto dal regista Beno Mazzone. 

“La merce più preziosa” è una favola, una favola che riesce a coinvolgere un pubblico di tutte le età, grazie a una scenografia peculiare ma allo stesso tempo ben comprensibile e studiata. L’opera è un modo alternativo di raccontare i fatti storici della Shoah, cercando di ridurre la portata drammatica con una prospettiva piena di amore.

Il cast è composto dai due attori Giada Costa e Giuseppe Vigneri, due talenti che sono riusciti ad attirare l’attenzione di tutto il pubblico mediante i vari cambi di scena realizzati solo attraverso dei copricapi che indossavano a seconda del personaggio che si doveva interpretare.

Il testo narra una storia ambientata nel bel mezzo della guerra nazista, in un bosco attraversato dalla ferrovia che porta i prigionieri di mezza Europa nei lager di Hitler. Da un lato ci sono un taglialegna e sua moglie: una coppia nella quale notiamo un marito abbastanza soddisfatto e una moglie che sogna costantemente di avere una piccola anima da amare, come quella di un bambino, che, però, non può permettersi a causa di diversi fattori. Dall’altro lato c’è un giovane forte e vitale che, con la moglie e due figli gemelli appena nati, viene spedito in uno dei lager su un convoglio ferroviario. La taglialegna considera il treno che attraversa il “suo” bosco una sorta di divinità che le lancia segnali incomprensibili: sono i biglietti che le vittime del nazismo lanciano al mondo in cerca di aiuto dai vagoni sbarrati. Ma la donna non sa leggere e conserva quei fogli come messaggi d’incoraggiamento in attesa di doni futuri, finché un giorno non riceve un regalo inaspettato da quel “treno merci”: una bambina appena nata. La bambina che secondo lei le è stata affidata da una divinità, è invece la figlia di quell’uomo che viene destinato a un lager nazista insieme alla sua famiglia, che viene gettata dal treno dal padre in persona, in modo che possa salvarsi da quel luogo di tortura. 

Da quel momento in poi, tra la moglie del falegname e la piccola nasce un rapporto strettissimo, e la donna si ritrova ad affrontare una serie di disavventure pur di salvarla da qualsiasi male.

Giuseppe Reina e Stefano La Bianca

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