La scuola italiana nella prossima legislatura

A quasi due mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo, in assenza ancora di un governo vero e proprio, andremo a confrontare una parte del programma del Movimento 5 stelle e della Lega, ossia dei “vincitori” di questa tornata elettorale, preceduta da unʼagguerrita campagna volta ad orientare le scelte degli italiani. Ci occuperemo, in particolare, della parte che più riguarda noi studenti, ovvero delle eventuali riforme relative all’istruzione.

I due programmi, in merito all’istruzione, risultano discordanti soprattutto in merito alla riforma della Buona Scuola, che ha apportato modifiche sostanziali all’ordine delle cose; tali modifiche, seppure non sempre risolute,  hanno evidentemente portato i membri del Movimento 5 stelle a volerne prendere le distanze e a voler abolire del tutto questa riforma, che a loro dire si curerebbe poco di chi realmente gestisce la macchina scolastica.

Dal punto di vista leghista, invece, la riforma non va smantellata, ma decisamente modificata e sistemata. Infatti il programma della Lega, nell’ambito dell’istruzione, porta più ad evidenziare mancanze ed errori, promettendosi di rendere la scuola professionalizzante e l’università un elemento aggiuntivo qualora si volesse lavorare in ambiti specializzati; inoltre vi sono riforme dedicate ai meno fortunati e volte a cercare di creare una scuola realmente pubblica, dove la propria situazione economica non sia un ostacolo per lo studente.

Il Movimento 5 stelle è convinto più che mai, forse addirittura anche più della Lega, che la scuola debba essere gratuita e accessibile a tutti, in linea con l’articolo 3 della Costituzione, dove lo stato ha il compito di  “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. (Noi ci auguriamo che prima possibile questi principî siano recepiti e messi in atto da chi può.)

Per quanto riguarda i nostri cari docenti, molti dei quali hanno osteggiato la Buona Scuola, i due partiti si esprimono in maniera simile, nonostante alcune differenze. Ad esempio, concordano nel voler modificare il sistema di assunzione dei docenti, che, dicono, con la Buona Scuola si sono visti sballottati per tutta la penisola, senza un minimo di riguardo per le loro esigenze personali. Ecco perché la Lega e il Movimento 5 stelle hanno deciso di dedicare particolare attenzione ai professori, eliminando il loro trasferimento quasi forzato; oltre tutto, hanno in comune la creazione di un piano di assunzioni più deciso, per risolvere il problema dellʼinadeguato numero di insegnanti.

Il portavoce del Movimento 5 stelle per il MIUR sarà Bianca Laura Granato, una docente che sicuramente sa come funziona l’ambiente scolastico.

Per quanto riguarda la Lega, Matteo Salvini non si è ancora espresso in merito a chi vorrebbe che fosse Ministro dell’istruzione; ma egli stesso ha dichiarato al #meetmillennials, il forum di Skuola.net: “Deve aver avuto a che fare con questo mondo, con esperienze manageriali, preferibilmente di livello internazionale”.

Paolo Piretto

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