Romanzo Gay nel Liceo Giulio Cesare: le proteste

liceo-giulio-cesareE’ avvenuto nel Liceo Giulio Cesare di Roma, in zona Trieste (quartiere bene della capitale, un tempo roccaforte della destra giovanile), che due professori hanno dato come consegna per le vacanze di Natale la lettura del romanzo “Sei come sei” della scrittrice Melania Gaia Mazzucco.

Questo romanzo racconta la storia di una bambina di 11 anni,  Eva,  figlia di una coppia omosessuale di due uomini Christian e Giose.  Quando il padre naturale, Christian,  muore, Giose non verrà ritenuto idoneo al mantenimento e all’accudimento della figlia, perché sprovvisto di titoli legali. Dopo la notizia Giose andrà a vivere in un casolare nella zona Appenninica. La ragazzina, però, si metterà comunque alla ricerca del padre rimastole.

Fin qui, diciamo tutto bene. Ciò che ha provocato l’indignazione di alcune famiglie, della stampa cattolica e di associazioni quali Giuristi per la vita e Pro Vita Onlus, è quella parte del romanzo in cui l’adolescente Giose scopre la sua omosessualità.

Le critiche sono state abbastanza pesanti: come non ricordare che il 28 Aprile sono stati esposti da movimenti di estrema destra, quali Lotta Studentesca e Rotta di Collisione, striscioni con scritto “Maschi selvatici, non checche isteriche” e “Emergenza omofollia!”  Il Moige (Movimento italiano genitori) ha definito il libro “materiale pornografico“. Famiglia Cristiana ha definito questo caso come “l’ennesimo, brutto segnale di una scuola ridotta a campo di battaglia ideologico con le famiglie messe pericolosamente fuori gioco.”

“Sbigottita e dispiaciuta” l’autrice. “Trovo del tutto pretestuosa – dice Mazzucco – l’accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d’amore, e ridicola l’accusa rivolta agli insegnanti”.
Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ricorda che “la scuola è un luogo aperto e inclusivo.”
Per il sindaco di Roma “le frasi omofobe che sono state pronunciate dimostrano ancora una volta come insistere sulla diffusione di una cultura, a partire dalla scuola, che riconosca la parità di diritti di tutti, sia uno degli obiettivi che dobbiamo continuare a perseguire”

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