Un murale per ricordare Massimiliano La Porta

La morte, qualcosa che ci spaventa, descritta attraverso colori su un muro.

Con la mia classe, la IIIG, abbiamo accolto l’invito ad iniziare un’attività per il nostro compagno Massimiliano La Porta che, purtroppo, è venuto a mancare il 23 Ottobre del 2020 a causa di un incidente stradale. Noi non disegneremo la morte, bensì il bello della sua vita, tutte le sue risate, le sue polemiche, i suoi sguardi, non l’ultimo attimo in cui tutto si è fermato per sempre.

Descriveremo la sua anima.

Quest’idea è nata da tutti noi compagni per esprimere l’amore che  proviamo per lui. Saremo sotto la guida dell’artista Mirko Loste, un giovane che ha realizzato insieme a Giulio Rosk nel 2017 il murales di Falcone e Borsellino a Palermo in via Mura della Lupa alla Cala, lì vengono rappresentati i due eroi nella loro foto più nota ed è stato presentato in occasione del 25esimo anniversario della strage di Via D’Amelio, perché grazie alle emozioni, che l’arte sa trasmettere, nessuno dimentichi ciò che è accaduto.

Tra le loro opere anche il murale alla stazione di Bagheria, realizzato nel 2020 per sensibilizzare le persone sul tema della mobilità sostenibile.

Che cosa se non disegni colorati per raccontare di una persona?

Non ci sono parole possibili per descrivere tutto ciò che è successo e soprattutto ciò che hanno provato le persone a lui care, iniziando dai suoi parenti, fino ad arrivare alle persone che hanno saputo la notizia per caso; quindi la cosa migliore è esprimere tutte le emozioni attraverso immagini.

Abbiamo deciso di fare un murale perché vorremmo lasciare un bel ricordo indelebile di lui e di tutto ciò che era e che è tuttora. Dove il dolore picchia più forte, l’arte aiuta a sanare le ferite. Secondo me il murale è un modo bello e semplice per colpire l’attenzione dei passanti e per far loro conoscere una piccola persona che si è imbattuta in una cosa troppo crudele.

Disegni tanto belli che raffigurano emozioni tanto pesanti.

 

Giada De Giorgi 3G

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