Si è spento il 22 maggio Don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto di Porto

Si è spento il 22 maggio, Don Andrea Gallo, 84 anni, fondatore della comunità di San Benedetto di Porto, sostenitore di molte battaglie a favore di deboli e oppressi. Distintosi nel tempo per i suoi innumerevoli tentativi di salvaguardia degli stranieri, dei disoccupati, dei tossicodipendenti e degli emarginati della società, Don Gallo iniziò la propria missione di fede nel 1953 in Brasile, la cui dittatura lo costrinse a ritornare presto in Italia. La sua fede rivoluzionaria lo portò nel tempo ad allontanarsi, volontariamente e non, dalle comunità religiose di cui fece parte. L’episodio più noto è sicuramente quello del 1970 presso la parrocchia del Carmine, da cui fu costretto a prendere le distanze con l’accusa di essere ”comunista” dopo aver sdrammatizzato sulla scoperta di una fumeria di hashish nel quartiere, ricordando l’esistenza di droghe peggiori, quali ignoranza e guerra. Oltre a manifestazioni contro la proibizione delle droghe leggere, ricordiamo Don Gallo per aver partecipato a  Vicenza contro la costruzione di basi militari e al Genova Pride 2009 dove mostrò il proprio dissenso verso i tentennamenti della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Su questi temi Padre Gallo scrisse diversi libri andando spesso contro alcuni ideali dell’istituzione ecclesiastica e talvolta supportando la candidatura di diverse figure politiche.

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