Dopo 64 anni la tomba di Placido Rizzotto è finalmente stata riempita

Dopo 64 anni è stata accertata, dalla scientifica di Palermo, l’appartenenza dei resti ritrovati 3 anni fa a Rocca Busambra, una delle foibe che sovrastano il paese di Corleone. Si tratta di Placido Rizzotto, un sindacalista rapito e ucciso dalla mafia corleonese dell’allora boss don Michele Navarra. Nel ‘48 l’esponente del partito socialista fu portavoce delle rivolte contadine contro la mafia dei latifondi. Proprio questa fu la causa della sua prematura scomparsa. Le indagini furono condotte allora da un eroe siciliano, il capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa il quale portò all’arresto di Vincenzo Collura e Pasquale Crescione. I due esecutori, insieme al neo boss Luciano Ligio, latitante fino al 1964, furono tuttavia scagionati per insufficienza di prove dalla Corte di Assise di Palermo.

La scientifica ha comparato lo scheletro con le ossa di un parente di Placido Rizzotto morto anni fa e riesumato proprio per consentire gli esami.

Alessandro Testa e Riccardo Celestino

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