L’amore per il mondo attraverso gli occhi di Sepulveda.

Ci troviamo ad El Idilio, un luogo situato nel Sud-America circondato da foreste e popolato da uomini, animali e una viva e fitta vegetazione. La storia si incentra su un vecchio, , Antonio Josè Bolìvar,  lettore  di romanzi d’amore, oramai vedovo da due anni, costretto a dare la caccia a una femmina di tigrillo, lei un felino che sta uccidendo tutti gli uomini  distrutta dal dolore per la perdita dei suoi cuccioli assassinati. Il nostro protagonista ci racconta parte del suo passato, di come è giunto ad El Idilio con sua moglie e come l’ha persa a causa delle febbri malariche, ma tutto ciò non ferma la sua vita e il suo spirito vivo e puro. Continua la sua vita con gli shuar e il popolo della foresta che gli insegna come conoscerla, come rispettarla e come conviverci, ma questa dolce atmosfera viene interrotta nel momento in cui viene esiliato dagli shuar stessi a causa di un errore da lui commesso che lo portò al disonore suo e del suo compagno. Da questo momento scopre di saper leggere e inizia ad appassionarsi e adorare i romandi d’amore.

Il romanzo prosegue tramite dialoghi, avvincenti esplorazioni, ricordi ed emozioni del  protagonista durante la sua  “caccia”. Dopo il momento di massima tensione dello scontro tra Antonio Bolìvar e il tigrillo si arriva alla conclusione del romanzo: Josè torna nella sua capanna di canne pieno di vergogna e colpevole; nonostante il suo gesto risulti vincente agli occhi degli shuar, quest’ultimo non può che provare disgusto e ingiustizia del suo atto immorale nei confronti del povero animale.

E’ in questo modo che Luis Sepulveda, scrittore nato in Cile nel comune di Ovalle, tentò di fare avvicinare i lettori al rispetto e a un mondo che, sfortunatamente, non viene considerato vicino a noi. Da sempre lo scrittore ha  mostrato il suo impegno verso il sociale in particolare sul fronte ambientale, di conseguenza l’ecologismo fu un tema fondamentale nel suo idealismo. Un gesto importante e significativo fu quando all’inizio degli anni ’80, Sepulveda incontrò l’associazione di Greenpeace, in seguito per cinque anni fu membro dell’equipaggio di una delle navi dell’organizzazione ambientalista.

Oltre alla figura di uno scrittore noi ritroviamo la figura di un giornalista, un poeta e un attivista politico, troviamo un autentico amante del mondo in tutte le sue forme, rispettoso dell’essere umano e della vita nella sua totalità. Ed è proprio grazie alla sua ideologia di vita che attraverso le pagine di questo libro si può intravedere lo spirito curioso e fanciullesco delle sue parole che sono pronte e prenderti  e gettarti all’interno della foresta insieme a Josè per una crescita del rispetto umano e ambientale.

“Per quanto cercasse di far rivivere il suo progetto di odio, continuava a sentirsi bene in quel mondo, finché pian piano dimenticò, sedotto da quei luoghi senza confini ne padroni.”

Luis Sepulveda, il vecchio che leggeva romanzi d’amore, 1989.

Victoria Barone

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