Professori vs alunni: chi vincerà?

Che forme ha assunto oggi il rapporto alunno-insegnante? Noi studenti passiamo la maggior parte dei nostri anni di giovinezza con questi strani soggetti, siti dietro una cattedra. Essi cercano di comunicare con noi e di insegnarci qualcosa, ma per molti ragazzi quello con il/la docente rimane un “incontro ravvicinato del terzo tipo”.
Secondo voi come è cambiata negli anni la nostra relazione con i prof? Alcuni parlano di collaborazione tra le due parti, e altri sostengono conflitto senza tregua; certi li ammirano, ma alcuni li disprezzano.
Personalmente penso che ci sia un contrasto naturale tra alunni e maestri, ma che si tratti di una lotta innocua, che porti i ragazzi ad imparare e a confrontarsi con gli insegnanti.
Se Quintiliano aveva già pensato al rapporto con i suoi allievi, provando a descrivere il “maestro ideale”( i ragazzi di quinta che lo hanno studiato dovrebbero saperlo), ecco qui una sua canadian pharmacy rivisitazione che parla dell’” alunno ideale “, e che spiega il mio punto di vista su come in realtà ci comportiamo nei confronti dei nostri educatori.
Il Dalessandrino ideale?
Consideri, l’alunno, di entrare in un campo di battaglia non appena varcata la soglia della classe, e di immedesimarsi nel ruolo di guerriero che lotta per la sopravvivenza. Sia consapevole di dover affrontare il suo peggior nemico, l’insegnante, insieme ad un’altra ventina di comites di guerra.
In questo scontro, cerchi di comportarsi lealmente; rifiuti il comportamento diseducato, ma non esibisca neppure un’eccessiva gamma di modi cordiali. Infatti, il primo atteggiamento porterà all’abbassamento del voto di condotta, il secondo al praenomen di “lingenspedes”.
Faccia credere di essere attento durante le lezioni, per evitare di incorrere nell’arma di riserva, ma pur sempre letale, del suo avversario: la domanda dal posto a sorpresa.
Abbia cura di combattere la sua battaglia da una postazione strategica, non sedendosi ai primi banchi, né agli ultimi. I primi infatti, richiedono un conflitto in prima linea, faticoso e non adatto ai deboli di cuore; gli ultimi emarginano troppo dalla situazione.
Sia preciso inoltre nel predisporre la sua trincea canadian pharmacy viagra difensiva, fatta di astucci, caschi e zaini; eviti di essere troppo esposti al nemico, ma anche di occultarsi alla vista, rischiando così di essere considerato assente.
Finga che gli argomenti trattati piacciano e coinvolgano, senza far nascere sospetti.
Ricordi di non essere solo nel superamento delle cinque ore giornaliere , e di attaccare solo se in gruppo. Attacchi ponendo domande inutili e prive di senso, confondendo il maestro e lasciandolo dilungare in assurdi voli pindarici. Acquisisca una certa abilità nel domandare, regolandosi col tempo, e facendo attenzione a non far cessare troppo velocemente la risposta, ma neanche a farla durare troppo, ritrovandosi così a continuare discorsi anche dopo la fine dell’ora. L’arma della collaborazione modafinil presenta la stessa utilità in occasione di scontri diretti, come interrogazioni, e di quelli collettivi, ad esempio compiti in classe.
Queste alcune semplici raccomandazioni per permettere la sopravvivenza scolastica.

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