Perchè l’uovo di Pasqua?

L’uovo di Pasqua ha origini molto antiche (precristiane) che si rifanno ai riti legati all’inizio del periodo primaverile inteso come rinnovamento della natura. Durante i secoli si sono poi aggiunte altre tradizioni legate a questo prodotto della natura. L’uovo è sempre stato considerato simbolo dell’origine della vita. Presso i greci, i cinesi e i persiani l’uovo era anche il dono che veniva scambiato in occasione delle feste primaverili, quale simbolo della fertilità e dell’eterno ritorno della vita.
I Romani, in primavera, festeggiavano Cerere, dea della fecondità della terra, offrendole uova; inoltre,usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un buon raccolto. L’uovo è simbolo di rinascita e quindi di resurrezione. Le uova, associate alla primavera per secoli, con l’avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita dell’uomo stesso, della resurrezione del Cristo.
L’uso di scambiarsi uova in dono nel periodo pasquale risale invece al Medioevo; durante le severissime imposizioni di digiuno della Quaresima era proibito mangiarne. Le uova prodotte dalle galline in quelle sei settimane dovevano per forza essere smaltite rapidamente; venivano quindi benedette in chiesa durante la messa della domenica di Pasqua e poi donate ad amici e parenti come augurio di fecondità in ogni campo.
Nel XIII sec. in Francia e in Italia si diffuse l’uso di tingere le uova per sottolineare la distinzione tra i nobili e il popolo, ma poiché le uova vere andavano presto a male, subentrò l’uso di fabbricarne in materiali non deperibili.

Alessandra Lo Piparo
Francesco Mineo
Lorenzo Lanno

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