Giornata Fai a Bagheria: aperta villa Palagonia

palagonia-1Venerdì 21 e domenica 23 marzo in tutte le regioni d’Italia si è tenuta la XXI giornata FAI (Fondo Ambiente Italiano) di primavera, con l’apertura al pubblico di 670 beni in 256 località: chiese, palazzi, ville, borghi, castelli, musei, giardini, teatri e molti altri luoghi culturali.
Anche Bagheria è stata coinvolta in questa iniziativa permettendo di trascorrere ore piacevoli all’insegna della cultura e di visitare gratuitamente le meraviglie della città, tra cui Villa Palagonia, anche conosciuta come la Villa dei Mostri.

Il gruppo FAI di Bagheria, coordinato dalla prof.ssa Giuseppina Greco, ha coinvolto diverse scuole della città, i cui alunni, preparati da docenti, hanno effettuato le visite guidate. Anche un gruppo di studenti del liceo scientifico “D’Alessandro” ha dato il suo contributo con la rappresentazione di un dialogo immaginario tra il Principe di Palagonia e il filosofo tedesco Goethe, che visitò la villa nell’anno 1787 rimanendone sconvolto, tanto da esprimersi così nel suo libro a proposito delle bizzarre statue: Si tratta più frequentemente di mostri a figura d’uomo e d’animale […]. Animali, soltanto parti di questi: cavalli con mani umane, teste equine su tronchi umani, scimmie orribili, molti draghi e serpenti… Se si pensa che questi zoccoli, questi piedistalli, queste deformità si allineano a perdita d’occhi, ebbene, se si pensa a tutto questo, si potrà percepire la nausea di chi è aggredito e respinto dai pungoli di tale follia, concludendo poi “Abbiamo sciupato una giornata dietro alle pazzie del Principe di Palagonia.

villa internoVilla Palagonia venne costruita a partire dal 1715 per conto di Francesco Ferdinando Gravina Cruyllas, ad opera dell’architetto Tommaso Maria Napoli. La villa è ricca di stravaganze che testimoniano per alcuni la follia e per altri la genialità del principe, il quale tramite specchi posti sul soffitto e statue di mostri forse intendeva mettere in luce l’aspetto mostruoso di ogni essere umano e in particolare del ceto aristocratico, a cui apparteneva.

Nel 1885 la villa venne acquistata da privati, che ne sono tuttora in possesso, ed è parzialmente aperta al pubblico, versando un piccolo contributo.

Alessandra Lo Piparo & Francesco Mineo

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