Fake News… Notizie da bruciare!

Anche a te sarà capitato di imbatterti in una Fake News durante una comune navigazione sul web o durante una tua ricerca, quelle notizie andrebbero  spedite nel cestino del WEB, scatenano scompiglio e panico oppure in certe situazioni gloria o felicità, per poi rivelarsi… una miriade di menzogne.

Purtroppo le notizie nel web non sono tutte attendibili (Salvo siti apparentemente specializzati in quel che scrivono e quindi una vera redazione con lavoratori onesti e competenti) e certe volte ci imbattiamo nelle Fake News, che in italiano si traducono come “Notizie false” o comunemente dette “Bufale”.

Secondo una ricerca svolta dal Massachusetts Institute of Technology di Boston  le fake news penetrano nei social media con molta facilità si diffondono con una velocità impensabile rispetto ad articoli veri e propri.

Il team di ricercatori del Mit guidato da Soroush Vosoughi, si è affidato a siti di fact-checking “verifica dei fatti” affidabili come ad esempio Factcheck.org, Politifact o Snopes per poi affinare la ricerca. Una volta distinte le notizie vere da quelle false, i ricercatori hanno analizzato la popolarità delle une e delle altre con risultati incredibili.

Fake News più famose

 

Marte Grande Come La Luna

“Quest’anno 2019 potrete godervi Marte visibile come la Luna”

 

 

La Fake News più famosa della scorsa estate è forse quella del 27 Agosto: Marte grande come la Luna.

C’è un fondo di verità in questa storia, il 27 agosto 2003, Marte si avvicinò realmente alla Terra. Si trattò del punto più vicino degli ultimi 60.000 anni. Parlare di Marte grande come la Luna (pur tenendo conto la data 27 agosto 2003) vuol dire alimentare disinformazioni sull’argomento , in quanto il pianeta rosso rimase (scontato) a 56 milioni di chilometri dal nostro. Insomma, termine di paragone che, a prescindere dalle date, non ha alcun senso logico.

Altre fake news riguardano Greta Thunberg, la ragazza che ha mobilitato milioni di suoi coetanei per denunciare i pericoli del cambiamento climatico.  Qui viene usata una sua foto in treno,  per  evidenziare l’eccessivo uso della plastica e il suo disinteresse per l’ambiente.

In realtà,  è del tutto normale anche per un attivista attrezzarsi con packaging di plastica quando è difficile fare altrimenti, magari per poi buttarle nei cestini appositi per un futuro riciclo. Dalla foto, tra l’altro, si nota che la bottiglia dell’acqua non è in plastica ma in latta, il bicchiere non è in plastica ma in carta, e gli involucri hanno tutti il bollino di riciclabilità.

Questa  fake news è  riferita a una delle manifestazioni promosse da  Greta Thunberg. Una lunga lista di foto, infatti, è stata pubblicata in rete per dimostrare come i manifestanti abbiano lasciato cartacce, rifiuti e sporcizie nelle piazze della protesta. La quasi totalità delle foto che si trovano in rete, soprattutto nelle immagini più eclatanti, è falsa, nel senso che si tratta di scatti autentici ma decontestualizzati.

Immagini relative ad altre proteste,  fotografie vecchie di anni rispolverate per l’occasione: tutto per creare la percezione di un mondo lasciato più sporco da parte dei manifestanti, senza tuttavia alcun fondamento di verità.

 

 

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